Brand identity e pianificazione: se non c’è una non funziona l’altra

da | Nov 28, 2022 | Branding, Strategia | 0 commenti

 

 

Qual è il legame tra identità di brand, obiettivi e pianificazione di business?
Se non trovi il nesso, con questo blog post ti racconto perché invece ce ne sono diversi.

Dal 2020, ogni anno a novembre mi dedico in modo più metodico alla pianificazione dell’anno successivo. Ho deciso di parlare di cosa significhi avere un’identità di brand chiara e perché c’entri con la pianificazione finanziaria e strategica, non tanto per parlare di me e della mia esperienza che in quanto tale è relativa, quanto piuttosto per condividere ciò che so e che ho visto accadere anche con progetti di clienti diversi. Ti racconto cosa penso sia cruciale per chi – come me – è solopreneur, o sta avviando un progetto imprenditoriale più ampio.

Faccio questa premessa e specifico che parlo di solopreneur per un motivo che c’entra molto con i due temi che abbraccio in questo post. In primis perché io ho cominciato come freelance e sto evolvendo sempre più come solopreneur. Non più solo copywriter per progetti terzi, ma
in evoluzione verso una figura di strategist. Verbal identity strategist. Brand strategist. Quello che so è che, grazie a esperienze pregresse e anche al mio approccio metodico e filosofico insieme, voglio lavorare piccole e medie realtà che hanno necessità anche di competenze strategiche che affianchino, sostengano e formino.
Il mio obiettivo, perciò, non è solo quello di essere freelance pura e prestare la mia professionalità a progetti imprenditoriali terzi, quanto quello di costruire un progetto mio molto riconoscibile che preveda servizi di copywriting ma anche altro nelle sue fasi di evoluzione.

Parte di questa premessa è che io, fino a che non ho affrontato la libera professione, non sapevo cosa significasse fare una pianificazione. E che l’ho capito solo quando ho definito meglio la mia identità di marca, la mia personalità e ho sbattuto il muso su qualche errore che ho corretto col tempo. Al contempo, mi è capitato spesso di parlare con chi ha scelto la libera professione come me o con alcuni tipi di clienti, e ritrovarmi di fronte a smarrimento, preoccupazione e timore solo a nominare il business plan o gli obiettivi.

Ecco perché partire da un lavoro ben fatto sulla brand identity può sostenere solopreneur, piccoli e medi brand a una pianificazione serena e consapevole verso gli obiettivi di crescita.

 

 

Brand identity: definisci chi sei per sapere dove vai

Se non sai chi sei e in cosa puoi essere utile, fare piani sarà molto difficile. Lo so che può suonarti lapidaria come affermazione, forse anche banale, ma non lo è affatto. Un po’ per mia esperienza personale, un po’ perché affianco clienti in momenti di trasformazione o potenziamento di alcune aree di business, tocco con mano l’importanza della consapevolezza sulla propria professionalità, sul proprio progetto imprenditoriale. Da qui dipende tutto:

  • la visione strategica,
  • la possibilità di crescita,
  • la comunicazione efficace,
  • la lealtà da parte delle tue persone nel lungo periodo.

Tutti elementi necessari per poter pianificare anno per anno l’evoluzione di un brand.

Ma cos’è la brand identity?

 

Valori, Mission, Vision: la tua bussola

Se parlare di brand identity, in genere, ti fa venire in mente logo, palette colore, payoff, forse ti stupirà vedere che cominciamo da qualcosa di meno tangibile. Ecco, meno tangibile ma molto, molto importante. gli elementi visibili della identità di una marca sono un esito, un risultato di un lavoro di consapevolezza e strategia. Scegliere e conoscere i valori che incarni con il tuo brand significa poterli tradurre in logo e payoff, ma soprattutto in offerta di servizi o prodotti. Quella stessa offerta che ti consente di mettere in pratica la mission (ciò che fai) che ti conduce alla tua vision, cioè alla visione che hai del tuo progetto nel futuro e l’impatto che vuoi avere nel mondo.

Questi sono alcuni tra gli elementi fondanti di un’identità di marca che ti permettono di sapere chi sei, cosa vuoi fare e dove vuoi arrivare con ciò che fai. Lavorare su valori, mission e vision ti mette in condizione di capire a chi puoi essere utile, oltre che come vuoi che le tue persone ti percepiscano, ti riconoscano. Per dirlo in gergo tecnico, come vuoi posizionarti.

Leggi anche: Mission e Vision: cosa sono e perché dovresti averle

Identità verbale: trova la tua voce, racconta la tua storia

Ora è il momento di comunicare, ma aspetta: non saltare subito ai social. La comunicazione per essere efficace e posizionarti, deve partire da elementi come il tuo nome o quello dei tuoi prodotti o servizi. Deve partire dal payoff, se lo hai, quel brevissimo testo che accompagna il nome o altri tipi di comunicazione, che in genere racchiude la promessa della tua marca. Dalla voce e dalla sua personalità: che personalità ha la tua marca? Che vocabolario usa? Che stile adotta per creare relazioni con le persone? Che tipo di relazione vuole costruire con le persone, perciò che tipo di storia dovrà raccontare per farlo?

Trovare la tua voce è ancora più importante di cosa vuoi raccontare con essa. Anche perché spesso lavorando sulla brand voice vengono fuori un sacco di spunti su cosa dire: fa tutto parte della tua identità di marca e della storia che racconta.

 

 

Identità visiva: l’abito giusto per mostrarti al mondo

Hai presente quando scegli gli abiti da indossare? Segui i trend che cambiano ogni stagione, oppure hai alcuni capi che indossi a prescindere da ogni moda perché sono proprio quelli che parlano di te, che ti vestono alla perfezione e in cui ti senti davvero tu?
Ecco, nel secondo caso stai vestendo un’identità, non solo degli abiti. Diciamo che possiamo fare un parallelo con il modo in cui il tuo brand vuole presentarsi. I colori che sceglie per parlare di sé devono evocare sensazioni e suscitare emozioni. Il logo deve avere uno stile adatto a trasmettere il tuo set valoriale, la promessa che fai al target. Le immagini che usi devono essere evocative del mondo che il brand porta con sé, sviluppa e vuole costruire.

Insomma: lavorare sulla tua immagine e sulla tua comunicazione come brand è tutt’altro che un lavoro di etichette e apparenze. Piuttosto è andare in profondità, anche dove sembra scomodo, per non avere timore di far esprimere il tuo brand per ciò che davvero è.

In questo modo stai ponendo delle basi strategiche importanti: stai decidendo come vuoi che la tua marca sia percepita, stai decidendo che vuoi avere consapevolezza di chi è.

 

In primo piano due mani con unghie smaltate che tengono un ventaglio di soldi in biglietti di diverso taglio

@sharonmccutcheon via Unsplash

 

Pianificazione: che obiettivi ti dai?

 

Questo livello di consapevolezza è fondamentale per poter affrontare una pianificazione anno per anno. I mercati in cui oggi operiamo sono tutti molto popolati e competitivi, riuscire a restare nel tempo, possibilmente anche crescere, è il risultato di obiettivi chiari. Obiettivi che possiamo darci solo se sappiamo che posto vogliamo occupare all’interno dell’ecosistema.

Darsi obiettivi e pianificare è spesso visto come qualcosa di difficile, se non impossibile, da piccoli business. Lo credevo anche io all’inizio, ma il lavoro su di me e su diversi tipi di clienti mi ha fatto ricredere. Non sono necessari GANTT enormi o proiezioni di fatturati a 6 cifre per poter lavorare con metodo e concretezza sul proprio brand. Serve molto di più conoscere il proprio brand per sapere dove può arrivare e con quali strumenti.

 

Business Plan

Fare un piano finanziario per il proprio business non è cosa semplice, ma nemmeno un’impresa impossibile come spesso le piccole realtà ritengono. Un business plan significa darsi obiettivi economici realistici, raggiungibili attraverso un’offerta chiara e definita. 
Già riuscire a stabilire cosa è prioritario nella tua offerta, qual è il prodotto o servizio su cui è bene puntare e che può garantire la maggior parte del fatturato è un primo passo per capire come pianificare le risorse. Ottimale sarebbe anche calcolare in modo accurato stipendio mensile, tasse, accantonamenti e una percentuale di utili da reinvestire sulla base degli obiettivi finanziari fissati.
Forse qui cominci a capire in modo più concreto quale sia il legame tra identità di un brand e obiettivi finanziari e di crescita. Se tra i tuoi valori di marca c’è la sostenibilità in termini anche di tempo investito nel lavoro, sai anche che ci saranno dei limiti ai progetti che puoi accettare. Questo non è determinante a livello di fatturato, perché puoi avere 2 progetti grossi che ti garantiscono entrate cospicue, così come 20 progetti piccoli che ti fanno fatturare la metà dei due progetti grossi. Anche qui, però, torniamo a chi è il tuo brand: con chi scegli di lavorare? Qual è il mercato in cui operi? Qual è la proiezione realistica, in base all’andamento del tuo business finora e del mercato in cui ci sono i potenziali clienti?

Non sono un’esperta di business plan, perciò non mi dilungherò troppo in tecnicismi, ma sono una solopreneur e queste domande le faccio a me prima che a qualsiasi cliente. Di certo posso lavorare in modo più focalizzato sull’offerta dei brand che si affidano a me.

 

 

 

Offerta: è sostenibile e comunicabile?

Sì, mi occupo di copywriting, di identità verbale e di brand strategy. Non affronto l’offerta dal punto di vista tecnico di come si costruisce, ma me ne occupo quando si tratta di capire se esprime i valori dei brand con cui lavoro.
Se risponde a esigenze concrete e racconta la storia del brand.
Se ha un prezzo che si adegua al posizionamento che un brand ha scelto per sé.
E, a proposito di prezzo: è cruciale per poter fare proiezioni e piani finanziari.

Se il prezzo è un fattore importante di posizionamento, deve essere coerente con esso ma anche garantire una sostenibilità. Se vendi prodotti a un prezzo basso, è probabile che tu ne debba vendere molti perché il tuo business sia in attivo. E anche tenere in considerazione i costi di produzione, di promozione e distribuzione. Il prezzo basso, in genere, ha un posizionamento per pubblici ampi e “di massa”: corrisponde all’identità del tuo brand?
Se vendi servizi, invece, devi tenere in conto anche qui costi come distribuzione e promozione, ma anche tempistiche diverse da quelle di vendita di un prodotto. In genere più lunghe, perché acquistare un servizio è spesso più costoso che acquistare un prodotto, entrano in gioco diversi fattori come la fiducia e – più di tutto – la promessa di trasformazione che fai con il servizio che offri. Come si posiziona il tuo brand? Può ambire a vendere servizi a prezzi alti, oppure non ancora?

In ultimo, se l’offerta è molto ampia o poco chiara, non sarà facile da comunicare. Ecco che qui torniamo all’identità del brand: chi è e come vuole abitare il mercato? Cosa può offrire di davvero rilevante per il pubblico, secondo la sua personalità? In che modo può comunicare ciò che fa e con quali investimenti di tempo, risorse e denaro?

 

 

 

Piano editoriale e calendario editoriale

Visto che abbiamo parlato di offerta e di come comunicarla, non potevamo che chiudere con il piano editoriale e il calendario editoriale. Che no, non sono la stessa cosa, come penso tu sappia già.
Per raggiungere i tuoi obiettivi di fatturato è importante comunicare al tuo pubblico cosa fai: cosa vendi? In cosa puoi essere utile? Che bisogni soddisfi e quali problemi risolvi? Qual è il tuo prodotto o servizio di punta e che fatturati può portarti, quindi quanto ha senso investire nella sua comunicazione e promozione? Dove si trova il pubblico a cui interessa ciò che offri e dove, al contempo, piace a te stare e comunicare?

Le domande sono ancora tante e non posso inserirle tutte qui, ma con questo ultimo punto, cioè il piano editoriale, è un po’ come se avessimo chiuso il cerchio. La tua comunicazione, quindi il tuo brand, deve avere una personalità riconoscibile: questo può accadere solo con un lavoro accurato sull’identità di brand e con una sua applicazione e coerenza nel tempo. Vale sia per chi è solopreneur e quindi, probabilmente, ha un brand personale, ma anche per brand non personali e in fase di startup e crescita.

Ecco perché dico che lavorare sull’identità del brand è il primo tassello strategico per una crescita sana, una pianificazione concreta e misurabile e una comunicazione efficace. Non sono elementi slegati, compartimenti stagni, ma parti di uno stesso insieme. L’insieme è il tuo brand.

 

 

Per lavorare sul tuo brand e sulla sua strategia verbale e non solo, posso accompagnarti con Mediterraneo. 
Sto preparando una novità per solopreneur, piccoli brand creativi e personal brand che arriva nel 2023. Ne parlerò a breve, perciò iscriviti alla mia newsletter tramite il modulo qui sotto per anteprime e news.

 

 

Maria Elena Marras

Maria Elena Marras

Branding & Copywriting

Sono Maria Elena, mi prendo cura del tuo brand con strategia, contenuti e parole.
Con branding e copywriting aiuto le realtà medie, piccole e piccolissime a dichiarare al mondo chi sono, cosa fanno e, soprattutto, come lo fanno.

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